La nuova Direttiva PSD
L’entrata in vigore da parte delle banche della nuova direttiva PSD (Payment Services Directive), seppure in misura parziale, dal 1 marzo, ha già modificato abitudini e consuetudini acquisite in anni di lavoro d’ufficio. La nuova direttiva, infatti, entrata in vigore con il D. Lgs. N. 11/2010, è una normativa che disciplina i servizi di pagamento e incasso dei paesi aderenti, secondo regole uniformi. In questo senso viene disposta, oltre all’obbligatorietà del codice IBAN per i bonifici, l’impossibilità a disporre bonifici con valuta antergata, cioè, disporre bonifici con valuta beneficiario anteriore alla data corrente di esecuzione mentre, sarà possibile, prenotare un bonifico con data esecuzione futura.
Le banche dovranno garantire di adempiere in tempi certi, calcolati dalla data di esecuzione dell’ordine di pagamento. Questa data varia in funzione della capacità di gestione di ciascuna piattaforma bancaria, qualora il bonifico venga disposto via home banking. Infatti, ogni piattaforma ritiene ricevuti (data ricezione) in giornata, le disposizioni inviatele entro un certo ben definito orario: in questo senso ci sono internet banking che considerano ricevuto in giornata il bonifico predisposto entro le ore 12.00, altri spostano questo termine temporale alle ore 16.00, altri ancora alle ore 24.00. Questo incide profondamente nella possibilità di operare per il cliente. Quindi, se il bonifico viene disposto entro questi termini temporali, la data di esecuzione coincide con la data ricezione, altrimenti questa diventa il giorno lavorativo successivo.
E’ importante perché vengono stabiliti tempi certi per l’accredito di un bonifico, che avviene il giorno lavorativo successivo a quella della data di esecuzione oppure, il secondo giorno lavorativo, se viene disposto cartaceamente. La data esecuzione coincide con la data valuta di addebito in conto.
Esempio: se il bonifico viene disposto oggi alle ore 15.00, ma la piattaforma impone il limite delle ore 12.00, ai fini della esecuzione, questo bonifico avrà:
1) Data ricezione: odierna
2) Data esecuzione: il primo giorno lavorativo successivo,
3) Data accredito: il primo giorno lavorativo successivo alla data esecuzione (cioè il secondo giorno lavorativo successivo alla data ricezione).
Attenzione, qualora si voglia disporre apponendo una specifica data valuta beneficiario futura (e può essere solo futura rispetto alla data di esecuzione), allora la data di addebito in conto sarà il giorno lavorativo antecedente tale data.
La direttiva comunque conosce un regime transitorio per alcuni servizi e le banche avranno la possibilità di adattarsi fino al prossimo 5 luglio, quando entrerà pienamente a regime la nuova normativa Da quella data entreranno in vigore tutta una serie di novità. Da quella data non sarà più possibile pagare le ri.ba. passive oltre la loro data di scadenza mentre, attualmente, le banche concedono fino a un massimo di 3 giorni lavorativi successivi alla scadenza per autorizzarne il pagamento. Questo modificherà sensibilmente l’abitudine della maggior parte delle nostre aziende di fatturare a inizio mese per coprire gli effetti scaduti il fine mese precedente!
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